Battista
Cagnana
Note biografiche:
Parlare di un pittore
è difficile, tanto più quando la critica viene fatta esclusivamente
alle sue opere senza tenere conto dell'uomo pittore.
Pensare che la pittura
sia solo un fatto estemporaneo diretto dalla mente ed eseguita alla mano,
è il più grosso errore di giudizio che possa essere commesso.
Ecco perché per me diventa importante conoscere l’uomo pittore:
in quanto solo conoscendo l'uomo posso capire la pittura da lui espressa.Battista
Cagnana, nato Trescore Cremasco nell'anno 1934, trascorse la sua giovinezza
in una famiglia numerosa, come tante ve n’erano nei paesi della nostra
bassa padanaPadre, madre, figli e fratelli, uniti, davano vita ad un focolare
domestico dove la vecchia fiamma del caminetto riscaldava l'amore dei loro
cuori.
La vita ed il lavoro lo portarono a Milano, meta comune di chi, come tanti,
vedono nella grande metropoli la possibilità di una vita migliore.
Ma la città è una fredda giungla per chi, nel cuore, porta
l’amore per le cose semplici, il rispetto per gli esseri umani e l’attaccamento
a un mondo antico che l'asfalto cancella.Ed ecco che l'uomo diventa pittore,
rifiuta la rigida logica della vita moderna e si chiude in un mondo suo
particolare.
Solo ora, conoscendo l'uomo, possiamo giudicare il pittore, attraverso i
suoi quadri dove le sue nature morte, ricche di vecchi oggetti, fissano
nel tempo testimoni presenti e futuri di una vita passata, dove l’equilibrio
uomo - natura era ancora ricco di contenuti umani.L'armonia di colori nei
sui quadri fa si che l'occhio, posandovisi, ne venga attratto e conquistato
e ne trasmetta al cuore il calore che i sui quadri esprimono.
I suoi paesaggi, trattati con delicatezza e gusto, sanno cogliere i lati
più significativi di un mondo antico che ancora vive nell'attuale
moderno e vogliono essere di insegnamento all'uomo per tutto quello che
egli sta perdendo.
La pittura di Cagnana non ha la presunzione di portare avanti un discorso
in un mondo, purtroppo, piena di parole vuote, ma vuole essere senza dubbio
un atto di riflessione per tutti coloro che, come lui, credono in un mondo
migliore, dove non sia l’uomo distruttore della natura, ma ad esso
sia restituita.
Livio Pelizzoni
Battista Cagnana
ha partecipato a numerose mostre e concorsi, ottenendo molteplici riconoscimenti:
- Premio acquisto città di Abbiategrasso Ragionier Camillo Bonetti
- 1° premio internazionale Federico Faruffini. Centro culturale Antoninianum
- Manifestazione città di Brera quartiere degli artisti
- IV, V, VI, VII, VIII Gran Gala di pittura Giovanni da Busnago, a Busnago
- 1°l primo premio nazionale di pittura, città di Lainate
- Medaglia comune di Milano al concorso di pittura estemporanea
- Ambrogino d'argento del comune di Milano
- Partecipazione alla II° Biennale città di Soresina
- Premio Bagutta, coppa Cariplo
- Premio Bagutta, coppa Banca Nazionale del Lavoro- Premio Bagutta, medaglia
Comune di Milano
- Esposizione alla Banca Popolare di Milano nella sede centrale di piazza
Meda, a Milano
- Selezionato per la prima Biennale d'arte padana
- Premiato con medaglia Banca Popolare di Milano e premio acquisto, Centro
culturale pittori di via Bagutta al concorso "L'albero il bosco"
- Medaglia Comune di Milano, Turismo e Sport e Tempo Libero, al concorso
"L'uomo e il Duomo"
- Mostra all'Arengario di Milano a favore dell'abbazia di Mirasole
- Primo premio di pittura parco Della Valle del Ticino "Per rivi e
per dossi" sponsorizzato e organizzato dalle gioiellerie Cartier
- Selezionato per illustrazione calendario ( mese di luglio '92), associazione
ex Martinit
- Medaglia d'argento Banca Agricola Milanese, concorso "Arte e poesia
a Milano" omaggio ad Aldo Cortina
- Selezionato per la stampa del francobollo di un dipinto dal tema "Frutti
e fiori"
Ha diretto: La propria Galleria Cagnana per dieci anni ed il gruppo culturale
"Pittori di via Bagutta", quale segretario generale
Le sue opere figurano presso: collezionisti in Italia, Francia, Inghilterra,
Germania, Libano e Giappone
Hanno scritto di lui: Il Nuovo Torazzo di Cremona, Ottagono, Lombardia Notte,
Arte e Cultura, Corriere della Sera, Giornale di Pavia, Valigia diplomatica
di Roma..
Critici: D. Villani, R. Fattorelli, S. Balestrieri, A. Rossi, Pino Zanchi,
L.Pelizzoni, Martucci
Atto di riconoscenza da: assessore Bruno Falconieri del comune di Milano,
Monsignor Franco Verzelieri, abate di Sant'Ambrogio, Milano